Storieanonfinire

Storieanonfinire

[Testi di Erica Marson e Marco Lovato, illustrazioni e art direction di Diego Chilò, C+ partners. Cartotecnica Montebello Spa, Novembre 2014. Un progetto a sostegno della Città della speranza. I costi di stampa sono stati sostenuti da Edilklima.]

Questo sabato voglio parlarvi di un libro molto molto speciale. Il titolo, “Storieanonfinire”, svela già una sua peculiarità: non si tratta infatti di un libro nel senso più tradizionale e consueto del termine, bensì di una specie di maxi mazzo di carte che permette di giocare con le storie, creandone a iosa secondo la propria fantasia.

Ogni carta reca da un lato un’immagine (di un luogo, di un animale, di un oggetto o una situazione) e dall’altro una breve descrizione con le caratteristiche di quel che viene raffigurato.

storieanonfinire

La pecora Lella ad esempio ha una lana soffice come panna, vorrebbe vivere in città, ama gli spaghetti e se la cava bene con l’inglese. Il camion Gigio è “forte e potente”, conosce a menadito le strade, adora sentirsi pulito e lucidato ed è nipote di un camper.

Storieanonfinire

Si pesca una carta a cui se ne affianca un’altra e un’altra ancora. Le possibilità di combinazione sono molteplici e aprono le porte alla nostra immaginazione. In fondo a ciascuna descrizione è stato lasciato uno spazio bianco, così che chi ci gioca possa aggiungere altre caratteristiche e dettagli a proprio gusto.

storieanonfinire

La cosa bella è che “Storieanonfinire”, con la sua natura a cavallo tra il libro e il gioco, permette di interagire e coinvolgere più di un bambino per creare tutti insieme una meravigliosa storia.

img104

“Storieanonfinire” però è anche l’artefice di un’altra grande magia.

Questo libro “sciolto”, come viene chiamato nella scatola che ne contiene le carte, è frutto di un progetto a sostegno della Città della Speranza (www.cittadellasperanza.org) alla quale viene devoluto l’intero ricavato della vendita del libro. L’obiettivo di questa fondazione nata nel 1994 in Veneto per ricordare Massimo, un bambino morto di leucemia, ma ormai nota a livello nazionale, è quello di promuovere l’attività di ricerca scientifica nel campo delle patologie pediatriche e in particolare la ricerca contro le malattie oncologiche.

Trovo bellissimo che a finanziare il progetto di stampa di questo libro sia stata una società locale che si occupa di molte cose tra cui l’edilizia e lo smaltimento dei rifiuti, segno che i bambini e la loro salute sono interesse e patrimonio di tutti e non solo di chi si trova a confrontarcisi per lavoro e per vocazione.

Sul sito della Città della Speranza leggiamo le parole di Diego Chilò, che ha curato le illustrazioni delle carte: “Ho iniziato questi disegni molti anni fa, quando mia figlia Alice era piccola– racconta–e io li usavo per accompagnare le storie che le raccontavo. Sono nati su cartoncini di diverse misure e spessori, con tratti semplici e lineari, un po’ spigolosi, con i colori che avevo a portata di mano. Qualche tempo fa ho ricominciato a disegnare e creare personaggi… il passo verso l’idea di un libro è stato breve. È diventato un libro che mantiene l’idea del cartoncino e che può far nascere storie sempre diverse, per sostenere la Fondazione Città della Speranza, incrociata sul mio cammino recentemente”.”

La prima edizione di “Storieanonfinire” è del novembre 2014, ma spero che venga ripubblicato ancora e ancora, per fare del bene ai bambini che lo terranno tra le mani e a quelli che, attraverso la ricerca, vedranno realizzarsi la possibilità di un futuro più sereno.

Maria Salbego