Mi chiamo Adriana, ho quattro figli, da zero all’adolescenza, un compagno, un’azienda agricola biologica e un blog. Sì, ho anche un blog.
Ricominciodaquattro è nato un giorno qualsiasi, dopo pranzo, da una domanda banale, fatta da una che aveva voglia di incasinarsi la vita in qualche modo.
Io ero davanti al computer, lui alla finestra e, col senno di poi, come accade spesso, avrebbe voluto tanto fumarsi una sigaretta senza mai rispondere alla mia domanda.
Invece ha risposto.
Come lo chiamo?
Ricominciodaquattro.
Si, mi piace.
E da li è nato tutto.
Ricominciodaquattro perché in casa eravamo solo 4, io, lui, mio figlio, il nostro primo figlio, niente di più.
Avevo mollato tutto per trasferirmi da lui. A casa sua, nella sua città.
Avevo bisogno di fare qualcosa e così ho deciso di aprire un blog.
Tutto semplice, zero aspettative. Non avrei mai pensato che sarebbe diventato un lavoro, il mio, un altro!
Anche perché, 6 anni fa, tutto questo era pura follia. Ma a me la follia piace.
Da quattro siamo diventati sei e a sei ci fermiamo, non abbiamo più camere in casa, soprattutto non ho più voglia.
Sono social ma non molto socievole.
Un’anima solitaria. Più che altro so stare bene con me stessa.
Un bicchiere di buon vino rosso, le risate dei miei figli in sottofondo, le occhiate d’intesa con il mio compagno, le amiche vere, poche. Non ho bisogno d’altro.
Sono testarda in maniera imbarazzante. Se decido di fare qualcosa, la devo fare. Ci posso mettere anche anni, ma la faccio! La mia azienda agricola era un sogno e con costanza e determinazione l’ho realizzato. Un sogno che ho desiderato con tutte le mie forze perché, a modo mio, voglio lasciare un mondo più sano ai miei figli.
So di non poter cambiare il mondo ma sicuramente posso cambiare il mio mondo e quello dei ragazzi.
Ho talmente tanta forza di volontà che potrei venderla al chilo e la fatica non mi spaventa.
L’indipendenza, in ogni sua forma, è un valore da difendere con la vita, e ogni giorno cerco di insegnarlo ai miei figli.
Vorrei che diventassero indipendenti, critici, con un’idea e dei valori in cui credere e da difendere.
Li ho iscritti a una scuola internazionale per fornirgli gli strumenti per diventare cittadini del mondo, se lo vorranno.
Spero che abbiano l’intelligenza di cambiare idea al momento giusto, se necessario.
Io so cambiare idea e so mettermi in discussione, spero che lo sappiano fare anche loro, perché solo gli stupidi non cambiano mai idea!
Con i miei figli mi diverto, mi fanno impazzire, ma alla fine mi fanno ridere, e mi piace confrontarmi con loro.
Spesso ascoltare il loro punto di vista mi aiuta a cambiare il mio.
Pretendo molto da me stessa, difficilmente mi perdono gli errori.
Vorrei che anche i miei figli non si accontentassero mai e pretendessero sempre tanto da loro stessi. Solo così non avranno mai rimpianti perché saranno sicuri di aver dato il massimo.
Chi s’impegna per raggiungere un obiettivo per me vince tutto, sempre!
Questo è quello che vorrei, quello che faccio invece è di lasciarli liberi di esprimersi, in ogni modo, con ogni mezzo, sempre nel rispetto delle regole e degli altri.
Ovviamente ci sono cose sulle quali non transigo.
Amo il mare d’inverno, anche se lo vivo solo d’estate.
Impazzisco per l’insalata, il gelato e il pesce crudo.
Ordinata. Organizzata. Pratica. Volitiva.
Mi piace la moda smisuratamente ma spesso non oso.
Amo l’arte, in ogni sua forma.
Quando viaggio compro sempre una calamita che attacco sul calorifero della cucina, e una tazza, che non so più dove mettere perché ne ho tantissime.
Corro per rilassarmi. Pratico yoga per piacere.
Credo di aver praticato quasi tutti gli sport conosciuti.
Odio il cioccolato ma ogni tanto lo mangio di nascosto, amaro e fondente.
Non toglietemi un bicchiere di vino rosso le sere d’inverno e una birra fredda le sere d’estate.
Mi riempirei il corpo di tatuaggi ma non lo faccio perché ormai li hanno tutti.
Nella mia follia ho al mio fianco il Puni.
Mi contiene quando esagero, mi aiuta a ragionare quando deliro, mi coccola nelle mie crisi e mi supporta quando prendo una decisone (Cerca anche di farmi cambiare idea ma…)
Questa sono io.
Ah, quasi dimenticavo, ho un angelo custode che mi guida.