Il cacciatore di nuvole
[Riccardo Francaviglia, Margherita Sgarlata, Bohem, 2011. Illustrazioni degli autori. Età di lettura: dai 4 anni]

il cacciatore di nuvole

In questi giorni in biblioteca si respira aria di festa. La bibliografia è fatta, i manifestini stampati, i libri per la vetrina sono sapientemente impilati in attesa di essere esposti. Insomma, è tutto pronto per la festa del papà!
Anche io mi sono presa un pochino in anticipo e questo sabato voglio festeggiare il papà proprio con uno dei libri che ho messo in bibliografia: Il cacciatore di nuvole.

Spesso si sente dire che non c’è un momento giusto per le cose belle, che non si possono più di tanto programmare e che quando arrivano arrivano.
Il momento giusto allora diventa proprio quello in cui quella piccola felicità prorompe nella nostra vita senza chiedere il permesso e ci sconvolge, ci obbliga a cambiare, a crescere e rivedere i nostri obiettivi e le nostre priorità.

il cacciatore di nuvole
Per il protagonista di questo libro è proprio così. Il cacciatore di nuvole è sempre vissuto da solo nella sua enorme casa, nella quale sono esposte in bella mostra tutte le sue collezioni.
Da anni ormai il cacciatore si dedica anima e corpo a raccogliere nuvole di ogni tipo e dimensione, di ogni colore e forma, catturate in avventure mozzafiato e nelle situazioni più estreme.
Per amore delle sue nuvole il cacciatore ha girato il mondo intero. Una volta catturate, le custodisce tutte gelosamente, prigioniere dentro a bocce di vetro trasparenti.

 

Tutta la sua vita si riassume in una cantilena di “ce l’ho…mi manca” sussurrati mentre scruta pensieroso il cielo.
Ha ereditato questo mestiere dal padre, che ha smesso di farlo quando dentro una nuvola ha trovato un angelo di quelli che non se ne vanno più, ed è diventato papà.

il cacciatore di nuvole

Il padre lo ha avvisato: prima o poi succederà anche a lui. Il cacciatore però è sicuro che non commetterà questo errore, non ci cascherà. Nessun angelo o nuvola o angelo dentro a una nuvola lo distoglierà mai dalla sua stratosferica collezione.
Le cose però non vanno affatto così. Le cose belle, abbiamo già detto, succedono e basta. Non importa se noi ci sentiamo pronti oppure no o se per noi quello non è il momento adatto.

il cacciatore di nuvole

Così un giorno il cacciatore, che ormai non ha più nuvole da collezionare e ha una casa traboccante di nuvole, vede all’improvviso una buffa nuvoletta. Non può resistere, inforca la moto, va sulla collina e la raccoglie. E’ una nuvola piccola e timida, non sembra nulla di speciale, un trofeo come gli altri. La lascia nella sacca e va a dormire.
Il giorno dopo però lo sveglia un gran trambusto. Alcuni vasi sono rotti e piove dentro casa. Ben presto scopre l’artefice della confusione: un angioletto neonato scorrazza per casa.

Da lì il cacciatore le prova tutte per liberarsi dell’angelo, che ricompare però puntualmente al suo fianco. La casa è diventata un disastro, c’è disordine ovunque e il cacciatore è logorato da tutti i tentativi falliti di tornare alla vita di prima.

Così un giorno chiama l’angioletto, lo fa sedere accanto a sé e gli spiega qualche regola, le cose da fare e da non fare per vivere insieme. L’angelo non risponde, ma parte col solletico e i bacetti e il cacciatore, conquistato, li ricambia.

Dopo le coccole cominciano a fare ordine e, mentre richiude le nuvole nei barattoli, il cacciatore finalmente capisce. All’improvviso le parole del padre hanno un senso nuovo. Vede la sua sciocchezza riflessa negli occhi tristi dell’angioletto che guarda le nuvole prigioniere. Basta quel riflesso e la decisione è presa: l’angelo e il suo papà liberano tutte le nuvole. Il cielo si riempie, la casa si svuota.

il cacciatore di nuvole

“Così avremo più spazio per giocare” dice il cacciatore

“Grazie, papà!” risponde il piccolo angelo, che scoppia di gioia.

Adesso il cacciatore non è più un cacciatore. E’ un papà, quel papà che come qualunque altro papà accantona qualcosa per il suo bambino, per regalargli un sorriso, un pochino del suo tempo, una risata assieme a lui.

 Buona festa del papà!

 

Maria Salbego