Fuori c’è il sole e noi siamo in casa. Il Puni è con Topino alla partita, lui piccolo dorme, lei piccolissima dorme. Lei dorme tanto, spesso, troppo ultimamente, non perché sia una dormigliona o particolarmente brava (beh brava in verità lo è, lo è sempre stata), lei è malata.
Lei è così piccola e indifesa che una bronchite, una bronchite che ci stà d’inverno purtroppo, l’ha messa ko. Tutti i miei rimedi invernali sono andati a farsi benedire.

Ormai da tanto tempo non dormo più, non ricordo neanche quanto, ma mi sento in colpa a lamentarmi quando la guardo. Lei era la Brava della famiglia, sono sicura che tornerà ad esserlo deve solo guarire.
Infatti non voglio lamentarmi, solo sfogarmi, perché davvero non ne posso più. E’ da novembre, ripeto novembre, che a turno sono malati. Non ricordo un inverno così devastante.

[Alla fine non sono andata da mia mamma perché non potevo farle affrontare un’ora e mezza di macchina. Ho dormito comunque sul divano, con lei sotto l’ascella, meglio che niente]

Voglio che le giornate come oggi non ci abbandonino più.  Voglio che il sole aiuti i fiori a far capolino tra la terra, che i miei bambini e tutti i bambini possano uscire a giocare, sporcarsi, correre, cadere, farsi diventare le guance rosse perché si muovono veloci come le api operai dell’Ape Maia (come mi piace questo cartone!)
Non voglio più vedere la Pappa Pig, la odio!

Voglio alzarmi la mattina e iniziare a trottare perché devo uscire, perché ho cose da fare… fuori.
Voglio la voglia di fare di sempre, di vestirmi, di curarmi. Invece sono in fase imbruttimento perché oltre il mio pediatra non vedo bella gente.
Tanto simpatico il mio pediatra ma non bellissimo ve lo dico.

Vedo solo altre mamme che son lì, in sala d’attesa, a decantare le gesta eroiche delle malattie che si son beccati i loro figli, che son sempre più gravi di quelle degli altri.
Per me va bene, meglio che il “grave” sia l’aggettivo del tuo male piuttosto che il mio, tranquilla, non faccio la gara, non ti spodesto, anzi se vuoi ti regalo anche la malattia dei miei bambini che son più contenta a raccontare che son forti e non si ammalano mai piuttosto che essere qui e incontrare te/voi.

Ok ragazze la smetto, ho finito, cambio argomento.

Vediamo cosa vi racconto? Uff non ho molto da raccontare oggi.
In realtà una cosa bella vera da dirvi ce l’ho!
Venerdì sono andata ad un incontro di lavoro. Un super incontrone, di quelli che ti fanno sperare e sognare, ma anche cadere violentemente se vanno male.
Com’è andato? Non lo so. Lo saprò in questa settimana, sia nel bene che nel male avrò un risposta.
Sensazione? Positiva ma non voglio illudermi. Diciamo che ho avuto il presentimento che, anche se fosse andato male quest’incontro, ce ne sarebbe stato un altro.
Non so spiegarvi benissimo quello che ho sentito a pelle in quel momento. Sicuramente qualcosa di positivo che mi fa vivere quest’attesa serenamente.

Saltando “di pal in frasca” prima che inizi il concerto dei piccoli ovvero risveglio contemporaneo con frigna potente, avete visto il Festival di Sanremo 2014?
Io si. Ho cinguettato come un pazza insieme alle MammeaSanremo e non vi dico cos’è uscito da quei tweet.
Care mammine a Sanremo vi ringrazio tanto per la compagnia che mi avete fatto in queste lunghe sere di febbre, tosse e catarro.
Comunque… oggi inizia una nuova settimana e io son carica, positiva, sicura che peggio della settimana passata non possa andare!

Buon lunedì