Anche i giocattoli scrivono a Babbo Natale

[Christine Beigel, JacaBook, 2014.
Illustrazioni di Roland Garrigue.
Età di lettura: dai 5 anni]

anche i giocattoli scrivono a babbo natale
I giorni che precedono il Natale sono sempre permeati di gioia e febbricitante attesa, soprattutto se nella casa in cui viviamo ci sono dei bambini. Di giorno in giorno la curiosità di sapere cosa porterà loro Babbo Natale aumenta, mentre la pazienza di aspettare il 25 diminuisce!

C’è chi la letterina l’ha già scritta a fine ottobre per essere sicuro che arrivi in tempo e chi invece continua a modificarla (o a farla modificare da mamma e papà) togliendo e –soprattutto- aggiungendo nuove cose: un pallone, una bambola, il castello da fare con le costruzioni, la mini-cucina con tanto di mini-pentole… La lista, insomma, sembra non finire mai.

Quello che forse però i bambini non sanno è che la loro non è l’unica letterina che riceve Babbo Natale. Infatti c’è anche qualcun altro che ritiene di avere voce in capitolo nella distribuzione dei doni: i giocattoli.

anche i giocattoli scrivono a Babbo Natale

“Nessuno lo sa, ma le cose stanno proprio così: anche i giocattoli, piccoli o grandi, buoni o cattivi che siano, scrivono a Babbo Natale!”

C’è l’orco, che chiede di essere recapitato a un bimbo cicciottello; la bambola, che vorrebbe un bel principe azzurro o almeno una bambina che giochi con lei e le metta dei bei vestiti; il tigrotto di peluche, che sogna un compagno di giochi che lo tenga con sé invece che lanciarlo dalla finestra; la pistola di plastica, amante dell’avventura e del rischio; il pirata senza una gamba e il pupazzetto alla ricerca di dolcezza.

anche i giocattoli scrivono a Babbo Natale

Dalla lista rimane fuori soltanto un giocattolino di legno, una marionetta che non pare avere nessuna particolare dote. A dire il vero sembra anche un po’ bruttina: le orecchie da coniglio, il fisico mingherlino, l’espressione timida. Il suo desiderio più grande è quello di andare in dono a un bambino o una bambina che le voglia bene per quella che è. Mentre gli altri giocattoli la prendono un po’ in giro, Babbo Natale invece le promette che anche la sua richiesta verrà soddisfatta.

anche i giocattoli scrivono a Babbo Natale

Nella notte di Natale dunque la slitta viene caricata di tutti i giochi, che un po’ alla volta sono consegnati ai bambini.

A nessuno però le cose vanno come aveva sperato: il pirata si rompe l’unica gamba, il tigrotto viene subito lanciato dalla finestra, la bambola atterra sulla cuccia di un cagnone poco amichevole. Nemmeno per la pistola, l’orco e il pupazzetto la sorte è migliore.

La marionetta aspetta tremante di scoprire il proprio destino, ma a quanto pare è –inaspettatamente- la più fortunata. Quando il pacchetto viene scartato ad accoglierla c’è Lucetta, una bambina con un grande sorriso e il cuore gentile. La vita della marionetta migliora radicalmente: gioca con Lucetta, dorme con lei, le fa sempre compagnia.

anche i giocattoli scrivono a babbo natale

Un giorno però giunge alle sue orecchie la notizia della sorte capitata agli altri giocattoli. Inforcata la bici, lui e Lucetta si lanceranno in un’in trepida avventura per salvare tutti quanti.

Ci riusciranno? Ma certo, che domande! Lucetta è una tipa tosta, nulla la ferma! E poi in fin dei conti è Natale e a Natale nulla è impossibile!

Nel panorama delle storie natalizie questa è sicuramente una delle più strane e originali. Un regalo che non potrà che essere apprezzato, soprattutto da chi, come me, crede che anche un giocattolo semplice possa riservare dentro di sé grandi potenzialità.

Buona lettura e buon dopo-Natale,

Maria