Vorrei dirvi che… Sono già passati 11 anni dalla prima volta che mi hanno rubato il cuore e io quel giorno lo ricordo come se fosse oggi.

vorrei dirvi che

Ogni singolo giorno di questi anni, lo ricordo come se lo stessi ancora vivendo.
Sono stati anni intensi, unici, difficili, sicuramente indimenticabili.
Anni sudati, in cui le conquiste e i sorrisi non sempre sono stati un regalo.

A volte li ho conquistati con tanta fatica, con le lacrime e lo sconforto.

Spesso, invece, mi sono stati regalati senza conoscerne davvero il senso, senza sapere che quel sorriso, quel bacio, quell’abbraccio, quella parola, quel ragionamento e quella domanda per me avrebbero rappresentato un dono che mi avrebbe tolto il fiato e riempito gli occhi di lacrime di gioia.

Perché quando diventi mamma è molto più semplice piangere di gioia che gioire e basta.

Vorrei dirvi che diventare mamma è semplice ma non ve lo dico perché la verità è che diventare mamma è difficile.

Potrei dirvi che fare la mamma è difficile ma non ve lo dico perché fare la mamma è solo impegnativo.
Fare la mamma è come un lavoro che nessuno t’insegna. Un lavoro che si impara giorno dopo giorno, solo ascoltando il proprio istinto.
Un istinto primordiale, perché nessun consiglio della “mamma perfetta” andrà bene per voi e vostro figlio.

Vorrei dirvi che i figli vi regaleranno solo momenti indimenticabili, ma non lo faccio perché non è sempre così.

Ci saranno giorni fatti di momenti indimenticabili che vi ruberanno un angolino di cuore, altri che il cuore ve lo spezzeranno e vi faranno tanto male. Un male che solo una mamma può superare.

La prima volta che lo guarderete negli occhi, che accarezzerete la sua pelle e annuserete il suo odore proverete un’emozione talmente forte che si disegnerà su di voi come un tatuaggio indelebile.
Inizierete a fantasticare sul suo futuro ma lui è un essere speciale, che andrà per la sua strada e sceglierà che vita vivere e voi potrete solo essere lì a guardare.

Avrete il permesso di intervenire solo quando la vita lo metterà in ginocchio. Solo quando la vita lo porterà ad affrontare grandi sfide.
La prima caduta, il primo giorno d’asilo, la nuova scuola, gli amichetti, i litigi, le delusioni, l’amore.

In quei momenti voi avrete il permesso d’intervenire, perché i momenti importanti della vita si condividono solo con una persona, la mamma.

Vorrei dirvi che… il suo primo vagito sarà per voi la più dolce melodia.
La prima cacca per voi profumerà di saponetta.
La prima febbre non sarà una semplice febbre, ma la malattia più grave che possa colpire un uomo.
I primi sorrisi inconsapevoli vi faranno piangere di gioia.
I mal di pancia, i pianti inconsolabili, vi butterano nello sconforto più totale.
I capricci, i no, i disastri, vi sembreranno sfide insuperabili.

Vi dico che dopo 11 anni ricordo ancora il primo abbraccio di Semuel. Le sue braccine che mi stringono forte il collo senza parlare, perché il suo sguardo stava già parlando.
Il suo sguardo parla ancora.
Quando i suoi occhi mi guardano pieni di sfida ho sempre paura di sbagliare, ma l’orgoglio per i suoi successi mi ripaga della paura.

vorrei dirvi che

Vi dico che dopo tre anni ricordo ancora il primo pianto incontrollabile di Carlo e la disperazione che mi ha assalito perché non capivo cosa avesse. La paura di sbagliare non mi faceva ragionare.
Vi dico anche che è inspiegabile l’emozione che provo quando mi chiede “Mamma sei felice?”. In quel momento penso di non aver sbagliato.

Vi dico che la prima volta che ho sentito la voce di Vittoria l’ho segnato sull’agenda, come una ragazzina scrive sulla “Smemo” gli eventi importanti.
Adesso mi guarda e dice “mamma eni!” un ordine, come un comandante al plotone. A me sembra il comando più dolce del mondo.

vorrei dirvi che

Care future mamme vorrei solo dirvi che… diventare mamma è semplicemente una grande emozione che dura tutta la vita!

Post in collaborazione con Mellin “Fidati del cuore”