Sabato mattina invece che stare a casa con la mia famiglia sono uscita e sono andata a Milano da sola. La scusa è stata un evento a cui ero invitata. Neve, gelo, freddo, un tempo schifoso. Avrei potuto stare a casa, tanto la mia vita non sarebbe cambiata, invece mi sono alzata prestissimo, ho preparato i piccoli, ho preparato il pranzo, mi sono preparata io e sono uscita. Ho preso un treno strapieno di gente (di sabato cosa ci fa tutta quella gente in giro? Meglio che sto zitta io!) e una dose di freddo che ho ancora nelle ossa. Tutto questo per un sabato mattina da sola. Che poi da sola non ero perché la c’erano tantissime persone. Ero sola nella mia testa. Avevo bisogno di stare da sola. Ero la ma non c’ero. Ho fatto tantissime foto, mi son divertita a guardare gli altri, fotografarli, a mangiare un numero spropositato di aperitivi sfiziosi. Ho anche bevuto un Bellini che ha avuto effetti non graditi. Non conoscevo nessuno e non mi sono sforzata per conoscere qualcuno, andava bene così.

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In quelle ore non ho avuto il pensiero fisso dei bambini. Erano a casa con il papy, bravissimo, al caldo e si stavano sicuramente divertendo. Loro non han chiamato me, io non ho chiamato loro. Un patto tacito tra di noi. Non mi son sentita in colpa per non aver passato il sabato mattina con loro come faccio ogni sabato mattina.

Vi sembrerà strano leggere queste parole sul mio blog, io che di figli ne vorrei anche quattro. Una che vuole tanti figli non può amare la solitudine altrimenti è meglio che non ne faccia. Invece sì, io amo la famiglia numerosa ma amo anche la solitudine, adesso più che mai, adesso che è rara e preziosa.

Mia madre dice che son sempre stata una solitaria, una che giocava da sola. Il mio amore dice che sono asociale, che se fosse per me vivrei da sola con i miei figli, che mi basto e non guardo in faccia nessuno perché credo di non aver bisogno degli altri. Non è vero. Ho bisogno degli altri, semplicemente non ne ho bisogno sempre, non ne ho tanto bisogno. Se son sola sto bene, forse perché so di no esserlo. Non lo so. A me piace l’idea di passare intere giornate chiusa in casa da sola a fare mille cose. Sottolineo l’idea perché nella realtà non succede mai, sia chiaro. Potrei scriverlo nella lettere a babbo natale, che idea geniale!

Una mamma, ogni tanto, deve stare da sola. Sola con le amiche, sola con il compagno, sola da sola. Riprendersi il suo tempo per fare tanto o niente. Io nella mia breve solitudine farei:

Passeggiate in centro, che con le luminarie è ancora più bello, a guardare le vetrine.

Divano party con insalata verde e birra fredda

Shopping da Zara che mi sento meno in colpa

Leggerei quel libro che è sul comodino da troppo tempo

Butterei tante cose per fare spazio a quelle nuove

Mettiamo che questa solitudine duri mezza giornata, quindi sul finire delle ore, farei una telefonata al mio compagno per assicurarmi che è tutto vero. Che loro ci sono, che lui c’è, che lo stanno facendo impazzire e la casa è sottosopra come sempre, che non può stare al telefono con me perché loro hanno bisogno di lui, che mi devo sbrigare a tornare perché è giusto che io sia là con loro e non in giro con me stessa.

Voi cosa fareste in mezza giornata di fantastica solitudine? Ma soprattutto, voi avete bisogno di stare soli?