Contratto pranzo-cena con i bambini,
la soluzione che state cercando!

contratto pranzo-cena

Cos’è un contratto pranzo cena? Ve lo spiego subito.

Spesso, il pranzo e la cena, per le famiglie normali (come la mia) non sono momenti particolarmente felici, di calma e tranquillità, come si vede nei telefilm americani, anche italiani, in cui tutta la famiglia si riunisce davanti alla tavola per la condivisione e il dialogo. Proprio no!

Parlo di quei fastidiosissimi telefilm dove a tavola sono tutti felici, dove i figli si siedono composti, mangiano bene, senza sporcare, non litigano mai, si sorridono tutti, papà e mamma riescono a parlare e parlarsi, non esiste una briciola che sia una, si dicono solo parole di cortesia, insomma quelle situazione che ti fanno pensare “Dove ho sbagliato? Perchè da me non è così? Perché ?” e poi inizi a prendere a testate il muro!

Ecco, a casa mia il pranzo e la cena, con tutti e tre,  non sono in stile “Casa nella Pateria”.

Dopo averne provate tante abbiamo deciso di stipulare un contratto con i bambini. Abbiamo iniziato con Semuel qualche anno fa e presto lo faremo con Carlo e Vittoria, che per ora prendono il contratto pranzo-cena come un gioco. In realtà è un gioco, un serissimo gioco che unisce tutta la famiglia.

Vi racconto come è andata, ormai 4 anni fa…

Abbiamo chiesto  a Semuel un appuntamento per sabato mattina alle 11, era libero, ce l’ha concesso. (Grazie!)

Ci siamo seduti attorno al tavolo e abbiamo iniziato a parlagli esprimendo le nostre perplessità sul suo comportamento a tavola (niente di trascendentale, alcuni atteggiamenti da modificare) e gli abbiamo chiesto di fare altrettanto nei nostri confronti. L’ha fatto, con molta sincerità, senza risparmiarsi! Beh alla fine quello era lo scopo…
Mentre parlavamo io prendevo appunti.  Ho scritto quello che andava bene e quello che invece avremmo voluto cambiare, noi e lui.

Quando tutte le “carte” erano in tavola gli abbiamo proposto di fare un contratto e lui ha accettato “Si ok ci sto ma… cos’è un contratto?”. Gli abbiamo spiegato cos’è e ha capito: “Un contratto pranzo-cena è una cosa seria. Se non lo rispetto devo pagare?”.  Più o meno.
“Chi non lo rispetta, per tre volte, durante un pranzo o una cena, deve andare in camera sua per due ore, da solo” [ io ho pensato molto seriamente, più di una volta, di non rispettarlo. Quando mi ricapita di passare due ore in camera da sola?]

Con la formula di un contratto vero, abbiamo messo nero su bianco 10 regole, decise insieme, autoimposte, da rispettare.
Abbiamo corretto 10 atteggiamenti che, per un motivo o per l’altro, a qualcuno della famiglia davano fastidio e trasformavano il pranzo e la cena in un momento non sempre piacevole.

Contratto pranzo-cena approvato e firmato da tutti e tre. Appeso in sala, ben visibile durante pranzo o cena.

Ripensare a quel giorno mi fa molta tenerezza. Ricordo l’impegno di tutti, la voglia di cambiare le cose, la voglia di riuscirci insieme. La situazione è molto migliorata con Semuel. Non è un damerino, è un normalissimo ragazzino di 12 anni che conosce e rispetta qualche regola. A breve lo stipuleremo anche con le due pesti più piccole perché loro conoscono perfettamente il modo per infrangere tutte le regole!

Provate anche voi il contratto pranzo-cena con i vostri bambini, sono sicura che vi sarà molto utile.