Tu come stai?
tu come vivi
come ti trovi
chi viene a prenderti
chi ti apre lo sportello
chi segue ogni tuo passo
chi ti telefona
e ti domanda adesso
tu come stai?

Io sto bene e tu?

Inutile negarlo, inutile far finta di niente, io sto bene, è un bel periodo, tanta stanchezza ma tantissime soddisfazioni. Tanti messaggi, tante belle parole, tantissimo affetto da tutti, tutto per me. Come potrei stare male? Forse potrei, molte persone sono infelici nonostante la vita gli sorrida, io invece sto bene e non lo nascondo. Potrei andare avanti tutto il post a dirvi quanto sto bene, a dirvi quanto sono soddisfatta, felice, figa (non troppo), brava (forse), invece mi fermo.

Mi fermo e parlo ad ognuna di voi. Vi faccio la domandina magica che ogni tanto è giusto fare, che è doveroso fare. Tu come stai?

Si voglio sapere come stai davvero.

Voglio saperlo perché dai mille mila messaggi che mi avete scritto ho capito che non tutte siete felici, non tutte state passando un bel periodo. Molte si sentono sole e trovano il coraggio di sfogarsi solo dietro un account anonimo. E va bene così! Lo capisco e lo trovo giusto. Fatelo! Troppo difficile dire a che si conosce “sto di merda!” , potrebbe non capire.

Molto spesso subentra la vergogna. Ci si vergogna di far sapere a qualcuno che fa parte della nostra vita che il periodo è pessimo, che l’unica cosa che si ha voglia di fare tutto il giorno è piangere perché non si riesce a trovare una soluzione a enne problemi o solo uno enorme.

Un account diventa una maschera, un modo di nascondessi ma nello stesso tempo di sfogarsi e se ci si sfoga si sta meglio.

Quindi, adesso, tu che mi leggi, che mi scrivi, che mi segui, che mi aiuti a realizzare i miei sogni anche se non lo sai, si proprio tu, dimmi come stai. Scrivi, scrivi, scrivi, io ti leggo, ti ascolto e se vuoi ti rispondo, ma non per forza, perché non sempre si scrive per ricevere una risposta, io lo so bene.