come nascono le insalate McDonalds

Come nascono le insalate di McDonald’s?

Per il progetto McMamme, dopo aver visitato un ristorante di Milano e aver incontrato l’amministratore delegato del colosso dei fastfood in Italia, con l’aiuto della mia inviata ho avuto l’opportunità di conoscere la filiera produttiva delle insalate McDonald’s. Ecco cosa ci ha raccontato della sua esperienza!

come nascono le insalate McDonalds

Come avrete già visto seguendo i canali social del blog qualche giorno fa io e alcune altre mamme blogger siamo state a Bergamo, ospiti della Bonduelle Italia, fornitore ufficiale di McDonald’s per l’insalata fresca. Proprio per scoprire come nascono le insalate di McDonald’s.

Varcare la soglia di una grande azienda, in questo caso la Bonduelle, è sempre un’esperienza interessante e ricca di spunti positivi non solo a livello professionale ma anche per la vita familiare.

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Molto spesso, infatti, ci lasciamo influenzare dalle “leggende metropolitane” sui prodotti confezionati senza conoscere il loro processo produttivo reale! E questo può anche portarci ad esprimere giudizi azzardati e non corretti.

Alla Bonduelle abbiamo seguito ogni passo della creazione delle famose, e aggiungerei comodissime, insalate fresche in busta già pronte.

Lo sapevate che in Bonduelle la verdura viene lavata, lavorata e confezionata entro 24h dall’arrivo in stabilimento? 36h in condizioni particolari dovute al meteo e alla reperibilità della materia prima.

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Ma andiamo per ordine.

Prima cosa importante da sapere è che la Bonduelle, per garantire la velocità e l’efficienza del proprio ciclo produttivo, in Italia ha due stabilimenti: uno al Nord e uno al centro sud, e ciascuno rifornisce le rispettive aree geografiche più vicine.

Sono rimasta affascinata dalla linea di lavorazione delle insalate, che ho potuto osservare da degli “oblò” presenti nelle varie aree della produzione. Perché dagli oblò? Ebbene durante la lavorazione della materia prima la temperatura viene mantenuta costante a 4° e in alcune fasi a 5°. Gli operai che ci lavorano sono attrezzati con capi di abbigliamento pesanti, cappello e guanti termici.

Ed eccoci immediatamente alla prima “leggenda metropolitana” da sfatare. Le verdure confezionate e utilizzate anche per la preparazione delle insalate e panini McDonald’s non devono essere lavate prima dell’uso, così come già indicato nella confezione.

Questo perché le verdure quando arrivano allo stabilimento vengono sottoposte a un ciclo di lavaggio con acqua di pozzo potabilizzata (e sottoposta a periodici controlli e analisi di laboratorio) in tre differenti vasche, le prime due a 4° e la terza per dare maggiore vigore alle verdure a 5°.

Quindi care mamme dove non necessario non perdiamo tempo a lavare e rilavare!

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Dopo la fase di lavaggio si passa a quella di asciugatura dove l’insalata viene versata all’interno di centrifughe gigantesche e asciugata alla perfezione prima di passare alla fase di pesatura e imbustamento. Quando ho visto le centrifughe industriali mi ha fatto sorridere pensare a quella di casa mia a manovella… praticamente un giocattolo!

Anche la pesatura avviene attraverso delle sofisticate bilance automatiche che lasciano cadere il giusto quantitativo all’interno dei sacchetti che vengono immediatamente sigillati e riposti in cassette dagli operai per poi essere affidati alla logistica.

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Gli operai sono presenti soltanto nella prima e nell’ultima fase di confezionamento del prodotto, il resto avviene in maniera del tutto automatizzata. Questo non significa però priva di controlli.

Ho potuto vedere con i miei occhi come funziona il controllo qualità e sicurezza. La verdura una volta asciugata passa su di un nastro trasportatore in un tunnel dove viene monitorata la presenza di corpi estranei, che qualora ci fossero vengono espulsi con un getto d’aria. Puff! e via…

Inoltre la Bonduelle ha al proprio interno un laboratorio di analisi che monitora in modo continuativo il prodotto effettuando fino a 2000 analisi chimiche all’anno. Garantendo così velocità e sicurezza nel processo produttivo.

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Dopo aver seguito l’intero processo posso affermare sicura e a gran voce che non laverò mai più l’insalata pronta in busta! l’iter seguito da Bonduelle mi ha convinto!

A questo punto potreste pensare che la nostra visita fosse giunta al termine, e invece no! La Bonduelle ci ha accompagnato a visitare un proprio fornitore, tra le altre cose, di rucola, soncino e lattughino. Anche questa esperienza è stata molto interessante! Perché oltre che vedere come vengono coltivate le terre e quali tecniche vengono utilizzate ho potuto guardare negli occhi i contadini che ogni giorno lavorano con fatica e tanta passione per portare nelle nostre tavole un prodotto con un elevato standard qualitativo!

È stato bello vedere come la Bonduelle e il “contadino” lavorino gomito a gomito per raggiungere il massimo, e sopratutto sapere che i produttori sono principalmente italiani. La Bonduelle, infatti, ricorre ai suoi partner esteri solo in casi di estrema necessità come ad esempio impossibilità di reperire un prodotto in Italia in determinati periodi dell’anno. Si tratta sempre però di fornitori del gruppo Bonduelle Europa e quindi McDonald’s Europa.

Ah ultima curiosità: naturalmente per McDonald’s, visto il grandissimo consumo, la Bonduelle realizza confezioni ad hoc di pesi non superiori a 1kg, seguendo le indicazioni del cliente per la composizione del mix di verdure per le insalate.

Una volta confezionate, le verdure vengono distribuite ai vari ristoranti i quali avranno a disposizione vaschette e altre materie prime per la realizzazione e confezionamento delle insalate espresse McDonald’s.

E dopo la visita istruttiva non poteva mancare il test finale! Una buona insalatona ricca ricca!

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