Sono nel letto, con la mia tisana, il mio Mac, il mio blog e la voglia di scrivervi.
Niente di importante, niente che cambierà il mondo, semplicemente vi racconto cose leggere, un po’ frivole, molto mie, un po’ anche vostre ormai. Cose che ho fatto, che vorrei fare.
Giorni vissuti, ore passate, eventi, episodi, sentimenti e accadimenti.

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La vita normale di una donna-mamma-figlia-compagna normale. Forse un po’ testarda, burlona, capricciosa, ambiziosa, nervosa ma tutto insieme un bel mix. Che si ama o si odia, lo so, ma va bene così.
Perché ho fatto questo preambolo? Boh, non c’è un motivo, avevo voglia.
Sono stranamente tranquilla, non dico riposata, ma sto molto meglio, sembra che l’incubo Vittomoltomalata sia passato, stia passando.
Mercoledì ultima visita quella che decreterà la guarigione. Si la guarigione, non voglio pensare a nulla di diverso.

Mentre scrivo c’è la mia mamma a casa mia. Mossa a pietà è venuta a trovarci per tre giorni e io ne ho approfittato in modo imbarazzante.
La mattina le portavo i bambini e tornavo a letto. La sera gliel’ ho fatti cambiare e mettere a letto. Ovviamente tra mattina e sera ci sono tutte le ore del giorno in cui le ho fatto fare la nonna di tre a tempo pieno.
Sono un mostro? Chissenefrega, ogni tanto va bene e poi lei non aspetta altro credetemi.

Un mostro un po’ lo sono. Ho sperato con tutte le mie forze che piovesse per tutto il week end per non portare i bambino a fare i carri di Carnevale.
Odio il Carnevale, è più forte di me! Quando Topino era piccolo era diverso, lo vestivo, lo portavo in giro orgogliosa nel suo costumino. Lo mostravo a tutti come un trofeo e poi me lo riportavo a casa profumato e pulito come quando era uscito.
Adesso no, non è più così. Lui vuole le bombolette spray, quelle che sporcano, che fanno appiccicare i coriandoli.
Ah i coriandoli che disperazione!!!
Si infilano nei posti più improbabili e li ritrovi quando meno te lo aspetti in ogni buco. Resistono ad ogni tipo di intemperie e l’anno dopo li ritrovi lì, nelle tasche, negli zaini, ovunque.
No no il Carnevale non fa me. Non mi è mai piaciuto e mai mi piacerà.

Comunque domenica pomeriggio è uscito un po’ di sole e lui è andato a festeggiare Carnevale.
Io mi son rifiutata e sono andata a fare shopping con la mia mamma. Eh cavolo ogni tanto ci vuole.
I piccoli? Semplice non li ho vestiti. Non sanno ancora cosa sia il Carnevale e mi son guardata bene da spiegarglielo.
A Rospetto ovvio, la Vitto non sarebbe uscita in ogni caso. In realtà a Rospetto, per ora, non piace travestirsi. Sia Ringraziato il Cielo. Giovedì all’asilo han fatto una festicciola e lui non ha voluto mettersi il costume. Bravo bambino.

Ok ve lo dico, ho fatto anche un’altra cosa da non fare. In un raptus di follia mista ad esasperazione, sfinimento, incavallatura totale ho dato un mega castigo a Topino. Uno di quei castighi che non vanno mai dati perché impossibili da mantenere. Quelli che se sei forte e li porti a termine come minino vai in analisi per un paio di mesi.
In un colpo solo gli ho tolto Ipad, oratorio e… Carnevale.
“Scordati il Carnevale, non me lo chiedere, capito? Non me lo chiedere! E davanti alla tua nonna non fare le solite scene perché tanto non cambia niente, chiaro?” Ecco, più o meno queste son state le mie parole. Riassunte, perché sono andata avanti ad urlare per mezz’ora più o meno. Non si fa, mai, lo so!

Domenica ore 13, faccia da bambino triste, deluso dalla vita, infelice, “Mamma posso andare a fare i carri?”
Non ho risposto. Ho guardato il Punì. Due sguardi d’intesa.
“Ok vai. Però prima ti provo italiano e se non lo sai perfettamente non vai e basta!”.
Sono un disastro totale lo so, non ricordatemelo.
Ma voi non potete immaginare cosa sarebbe stata la mia domenica. Umanamente inimmaginabile. Si sarebbe vendicato come solo lui sa fare, lentamente, costantemente, molto perfidamente.
Mi avrebbe fatto venire sensi di colpa insopportabili, come solo un quasi 10enne sa fare.

Ditemi che anche voi, almeno una volta, avete ceduto ai ricatti morali dei vostri figli.
Ditemi che anche voi, almeno una volta, avete fatto la cosa sbagliata solo per il vostro bene, solo perché non avevate voglia, solo perché era più facile così.

Astenersi dal rispondere le mamme perfette, grazie!

[mi è arrivata una mail di quelle da wow… molto felice io!]

Ditemelo e buon lunedì sia…