I ritmi frenetici della vita moderna impongono spesso tempi serrati e lasciano poco tempo per la cura del corpo. Nonostante ciò sono diversi gli studi che dimostrano come anche soltanto dieci minuti al giorno di allenamento (oggi il crossfit va molto di moda e si è parlato tanto dei benefici dell’HIIT super concentrato) possano mantenere la forma e regalare uno stato di benessere diffuso.

Tra le pratiche più consigliate al quale dedicarsi in “finestre” brevi durante la giornata c’è senz’altro lo Yoga. C’è chi sostiene che soprattutto al risveglio anche a digiuno dedicarsi a sessioni di “wake up yoga” possa regalare innumerevoli benefici. Abbandonare il tepore del letto per lavorare sul proprio corpo ricaricato dal sonno notturno e libero dalle tossine accumulate durante la giornata potenzierebbe infatti l’effetto positivo di questa pratica antichissima originaria dell’India.

Lo yoga del resto migliora la consapevolezza del respiro, mette in circolo sangue e linfa e produce adrenalina, motivi che indurrebbero a spostare le lancette dell’orologio al mattino per regalarsi un carico di energia vitale da sprigionare nel corso della giornata lavorativa.


Si pensi infatti che recentemente lo yoga è stato anche introdotto in alcuni uffici per le sue virtù propedeutiche che aiuterebbero i dipendenti a calmare lo stress e a rendere meglio sul posto di lavoro anche se praticato soltanto per una manciata di minuti al giorno.

Le potenzialità benefiche dello yoga sono sfruttate anche da diversi personal trainer che introducono sessioni mirate di questa disciplina per i loro atleti favorendo in questo modo l’elasticità delle articolazioni e aiutando il recupero dagli infortuni e dai fastidiosissimi doms (Delayed onset muscle soreness, o indolenzimento muscolare ad insorgenza ritardata).

Alcuni ricercatori della Columbia University di New York hanno scoperto che praticare yoga aiuterebbe anche a combattere la degenerazione dei tessuti e in particolare a combatterebbe l’osteoporosi. Attraverso le asana (le posizioni dello yoga) si aumenterebbe la massa ossea e in questo caso la Trikona (o asana del triangolo) sembrerebbe la posizione ideale in chiave terapeutica per chi soffre di questa patologia.


La pratica giornaliera stimolerebbe anche la produzione di anticorpi fornendo protezione contro i malanni stagionali e l’influenza. Anche chi soffre di mal di schiena dovrebbe dedicarsi alle asana in quanto, eseguendole con costanza, aumenterebbe la massa muscolare e la consapevolezza della propria postura, una spinta ulteriore per quei “colletti bianchi” afflitti dai mali della vita sedentaria e che assumono posizioni sbagliate davanti al computer o usando lo smartphone tutto il giorno.

La pratica regolare dello yoga diminuirebbe il rilascio di adrenalina e l’abbassamento di questo ormone agirebbe sui ritmi cardiaci regolando i battiti e garantendo uno strumento di prevenzione contro il “superlavoro” di questo organo vitale garantendo una limitazione dell’attività del sistema nervoso simpatico.

Sembra ormai appurato che la pratica dello yoga aiuti a ritrovare equilibrio, stabilità e felicità nella propria vita (si sta diffondendo ultimamente anche lo Yoga della risata, alternativa interessante alle classiche asana). Uno studio dell’Università della Pennsylvania pubblicato sul Journal of Clinical Psychiatry nel 2016 ha messo in luce come lo yoga aumenti i livelli di serotonina rilasciati nell’organismo e che al contempo riduca gli ormoni dello stress combattendo ansia e depressione.

Non è un caso dunque che lo yoga sia anche associato al miglioramento della vita sessuale visti gli effetti positivi sulla psiche e l’aumentata consapevolezza del proprio corpo insieme al benessere generale favorito dalla disciplina. Anche chi soffre di diabete dovrebbe iniziare a coltivare questo tipo d’interesse in quanto la rivista Diabetes Care nel 2011 pubblicò uno studio scientifico nel quale venne sottolineato come dopo soli tre mesi di yoga i livelli di diabete di tipo 2 nel corpo diminuiscano in maniera sensibile.

Non è un caso dunque che in Italia vi siano oltre due milioni di aficionados e che le scuole diffuse da Nord a Sud siano oltre 1600. Dal 2015 il 21 giugno è diventata anche ufficialmente la giornata dedicata a questa disciplina e in Italia e nel resto del mondo schiere di appassionati s’incontrano per condividere le gioie di questa pratica ascetica e meditativa millenaria, valida alleata nella cura del corpo e dello spirito.