Cala il sipario sul MammacheBlog 2015 ma non cala il sipario sulle emozioni che mi ha fatto vivere e le riflessioni che mi ha fatto fare.
Quest’anno, per me, il MammacheBlog è andato oltre ad un semplice Social Family Day.

mammacheblog

Un anno dopo ho vissuto quest’ evento in modo completamente diverso, tutto è cambiato! L’ho vissuto dall’ altra parte, da quella giusta, da quella di chi si sente parte integrante e attiva di qualcosa. Non di un semplice network, ma di un gruppo fatto di persone vere, umane, che hanno un sorriso gentile e una parola amica, ma anche una bella “strigliata” al momento giusto, quando serve per darti una mossa.

A questo MammacheBlog ho conosciuto blogger che guardavo da lontano, ho rafforzato amicizie, ho rivalutato alcune persone, in meglio e in peggio, ho ascoltato top blogger che hanno detto le cose come stanno senza peli sulla lingua,

ho ascoltato estasiata i consigli sinceri di chi il blogging lo fa davvero perché lo sente dentro, perché essere blogger e fare blogging è uno stile di vita, non una guerra tra poveri dove nessuno vince.

Ho deciso che direzione prendere, qual’è il mio obiettivo e come raggiungerlo e per questo devo solo ringraziare Fattore Mamma che ha creduto in me. Che mi ha “preso” da piccola (non che adesso sia grande), mi ha aiutata a crescere, mi ha permesso di confrontarmi con altre blogger, soprattutto mi ha detto di avere pazienza, che l’impegno ripaga sempre. Mi sta ripagando e io sono felice.

Non mi son sentita piccola, non mi sono sentita diversa, mi sono sentita solo “all’inizio”, come un quaderno bianco su cui scrivere. Scrivere di me, per me e per chi mi legge. Scrivere perché amo scrivere, amo raccontarmi e raccontare. Scrivere per essere letta e leggere. Sì, leggere le altre blogger, ricominciare a fare rete, riportare al centro il baricentro.

Pensare solo al mio blog mi ha fatto stare male, ho capito perché. Chiudermi al confronto mi ha reso sterile. Andare dritta per la mia strada senza confrontarmi mi stava portando solo ad arenarmi. Ho rischiato di non provare le belle sensazioni che ho provato in due giorni di MammacheBlog. Ho rischiato di non conoscere chi ho conosciuto, di non sorridere a chi mi ha sorriso.

Questo Mammacheblog è stato anche conoscere tante mie lettrici ” Io sono xxxxxx Tu non sai chi sono ma io ti seguo sempre”, ti sbagli, so chi sei. Che soddisfazione incontrare le mie followers e dirgli “Ti sbagli, so chi sei”. Per questo sono molto orgogliosa di me stessa. Io cerco sempre di capire chi è chi mi segue.

Rispondo sempre a tutti perché ho un grande rispetto di chi mi legge.

Se io oggi scrivo queste cose del MammacheBlog 2015 è perché ho incontrato sulla mia strada persone speciali e voglio ringraziarle.

Grazie a Jolanda che sa fare il Boss, La Fusè obbedisce. Un grazie “dolcissimo” a Elisabetta G. che mi sopporta con tanta pazienza, che mi parla con sincerità, che ha la dote della mediazione. A Federica che ha vissuto con me questi due giorni. Due giorni che hanno rinforzato un’amicizia vera. Nata dalla rete e diventata reale. Casa mia è sempre aperta per te. Grazie anche alla mia amica bellissima Elena, alle nostre ore al telefono, ai nostri messaggi, ai confronti e alle nostre “strategie”, sei mancata.

Grazie a Barbara che ha risposto nel modo giusto ad una mia mail pensando di aver sbagliato. Sei una donna speciale, non cambiare. A Cristiana, che un giorno, all’improvviso, mi ha dato un consiglio non richiesto e un altro mi ha detto “Brava!”. Grazie a Nestore per tutto il lavoro fatto e le “tirate d’orecchio”, come vedi son servite anche se la strada è ancora lunga, lo so! Grazie a Simona, la tua dolcezza è disarmante.

Il mio MammacheBlog è terminato in fretta e furia perché al Puni è andato in “pappa” il cervello, a qualcuno non è sfuggito. Grazie Francesca, anche solo per il tuo messaggio è valsa la pena la litigata che ho fatto!

Grazie a tutte voi che state leggendo e mi leggete sempre, se io ho vissuto tutto questo lo devo anche a voi ♥

Questo post mi è uscito così, mentre stavo pulendo la cucina, per non smentirmi. Sicuramente ho dimenticato qualcuno, non perché meno importante, non l’ho fatto apposta, le forti emozioni vanno riordinate e non sempre ci riesco!

Buon lunedì!