Buongiorno.
Certi treni non ripassano. All’ignoranza non c’è cura. Com’è difficile diventare grandi. Tanta roba, troppa tutta insieme, vero?
Eppure non posso far a meno di pensare a queste cose in questi giorni.

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Il mio treno è passato e io l’ho preso, una, due e forse lo prenderò anche la terza volta, comunque l’ho preso. Sono felice.
Avevo paura, tanta, di averlo perso.
Per ben due volte, per due telefonate importanti, la mia risposta è stata “Possiamo risentirci tra 5 minuti?”.
Quando rispondi così a qualcuno che sa di essere importante, che sa che ti sta offrendo un’opportunità gigante, solitamente non richiama più e tu ti mangi le mani tutta la vita (il numero era in chiaro avrei richiamato io!).
Io in quei due precisi momenti non potevo parlare o meglio non potevo concentrarmi bene sulla conversazione.

La prima volta ero rimasta incastrata nel casello dell’autostrada, la sbarra non si alzava, il biglietto non usciva, le macchine suonavano, ero in barriera a Milano e stavo facendo aumentare la coda chilometrica già esistente, Rospo si era appena svegliato con “la luna”, potevo io parlare con la Signora X? No, non potevo!

La seconda volta stavo caricando in macchina Vittoria con l’ovetto, totale 12 kg più o meno su un solo braccio, parcheggiata in doppia fila e speravo che nessuno mi tranciasse. Potevo io parlare con la Signora Y? No, non potevo!
E’ questione di priorità.
Forse le due dame han capito, forse son semplicemente fortunata, forse quelle due opportunità eran scritte nel mio destino, fatto sta che hanno richiamato.

Per ora tutto ok direte voi, e invece no! Il fatto di essere nata sotto una buona stella, genera in persone ignoranti tanta invidia. Sono nera!!!
Invidia con la I maiuscola, invidia cattiva (esiste anche quella buona). Quell’invidia generata dall’ignoranza quindi incurabile.
Dovrei forse far finta di essere sfortunata e far credere che la mia vita è difficile?
La mia vita è questa, è normale, è la mia.
Cosa faccio io nella vita? Quello che vedi. Ho la fortuna di poter fare quello che mi piace. Mi piace lavorare nel web e col web, è fantastico, mi diverto, ma per una persona invidiosa è difficile da capire.
Io se leggo che qualcuno è felice, son felice per lui. Se qualcuno si realizza sono contenta per lui. Non aspetto di sentire di disgrazie e dolori, basta se ne parla sempre, troppo.
Ti sto sulle palle? Pensi che sia ridicola? Non leggermi, lasciami stare, oppure criticami ma non ti permettere di sfiorare, neanche con un sorriso i miei affetti.

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I miei figli. La mia ragione di vita. la ragione di vita di ogni mamma. Topino sta crescendo... troppo in fretta. Stiamo, sta, affrontando un periodo davvero complicato, ma è la vita.
Quei periodi che ogni madre vorrebbe cancellare dall’esistenza del figlio, passare allo step successivo per direttissima e invece no, da lì si deve passare per diventare più forti, per diventare grandi.
Vorrei intervenire ma non sarebbe giusto, deve farcela da solo, deve trovare da solo la strada giusta.
Lui mi racconta tutto ma non chiede aiuto. Non vuole che io mi intrometta. “Mamma complichi le cose se parli”. Ok sto zitta se è quello che vuoi. Dopo tutto un pilastro Montessori è “dare aiuto solo se richiesto”.

Però che tristezza. Io lo lascio andare, lo lascio sbagliare, lo lascio scontrarsi e confrontarsi come han sempre fatto i miei genitori con me, come è giusto che sia a mio parere,  pensando che dall’altra parte ci siano bambini nella stessa situazione. Non è così.
Dall’altra parte, invece, ci sono  genitori che si sostituiscono ai figli.
Io con questi genitori non so confrontarmi. Non c’è terreno fertile per parlare, discutere. Solo una strada a senso unico, la loro. Così sicuri di non sbagliare. Così sicuri di essere genitori perfetti solo perché sono iper presenti in ogni istante di vita dei figli.
Credo di essere un genitore presente anche se mi metto sempre in discussione, anche se non intervengo se Topino litiga con un compagno. Sono una mamma che ha paura di sbagliare, che male c’è?
Io non son nata “imparata” forse loro si.

Dopo questo sfogo vi dico che ho trascorso il week end in casa carica di tanti buoni propositi. Sistemare, smaltire, lavare, pulire. Tabella di marcia a grandi linee seguita, son soddisfatta.