Amo l’atmosfera, le luci, le musiche.
L’emozione dei bambini, la loro gioia.
Amo da impazzire lo stupore nei loro occhi.
Amo la magia che riesce a creare il Natale.
Amo tutti i preparativi per renderglielo speciale.

Potrei anche amare il Natale se non fosse per…

Natale

tutto quello che c’è attorno!

Finalmente ho capito. A me il Natale non piace, non del tutto.

Se fosse per me, lo festeggerei insieme ai bambini e al Puni, a casa nostra, senza inviti, senza nient’altro e nessun altro. Così mi piacerebbe tutto del Natale ne son certa.

[Forse qualcun altro lo inviterei. Si lo farei, perché alcune persone sono speciali.]

Non mi piace tutto il contorno. Mi innervosisce. Arrivo alla vigilia di Natale sfinita. Una corsa costante ai regali, che si DEVONO fare. Perché se non li fai sei iscritto nel libro nero, di quelli che non sono bravi, non sono riconoscenti, non sono.

Regali che quando li apri capisci che son stati fatto solo perché era un obbligo.

Auguri. Solitamente faccio gli auguri per prima, perché ci tengo, perché mi sembra importante. Quest’anno ho aspettato. Ho aspettato che fossero gli altri a farli a me per capire chi davvero ci tenesse a farmeli. Beh, ho fatto una bella pulizia tra i contatti!

Del Natale adoro gli aperitivi tra amici per scambiarsi gli auguri. Sì, quelli li amo proprio. Con gli amici veri. Gli aperitivi per stare insieme e augurasi il meglio con il cuore. Gli auguri veri.

Capitolo pranzi e cenoni. Lo apriamo? E apriamolo. A Natale si DEVE stare insieme. No, non mi piace.

Mi piace apparecchiare la tavola, mi piace decorare la casa. Adoro che si respiri aria di gioia e Natale. I preparativi mi entusiasmano e tutti gli anni mi fregano.

Vi chiederete perché non festeggio il Natale come vorrei.
Perché non posso.
Perché non sono sola.
Perché non posso imporre le mie scelte a tutta la famiglia.

Soprattutto perché ai miei figli il Natale piace da impazzire e non solo per i doni.

A loro piace stare tutti insieme per il piacere di stare insieme, non per il dovere. Loro non hanno ancora perso l’innocenza e l’essenza vera della festa di Natale. Loro sono un esempio.

Il dovere, l’imposizione che a Natale debba essere tutto perfetto e che tutti dobbiamo volerci più bene, quando magari passi un anno a non considerarti. Questo non mi piace del Natale!

Caro Natale 2016 per fortuna sei passato, anche velocemente. Non sei stato speciale. Non sei stato unico. Sei stato quel Natale che mi ha fatto capire davvero cosa non mi piace di te.