L’uovo di Pasqua di cioccolato non si tocca!

Credo che la tradizione dell’uovo di Pasqua di cioccolato sia una di quelle che terrò vive finché ne avrò le forze. Da mamma, da zia e da nonna se lo diventerò.

La Pasqua per me è legata a ricordi molto belli e riviverla, nello stesso modo, con i miei figli, è come tenere vivi per sempre quei ricordi.

Io e miei fratelli iniziavamo dopo l’Epifania a chiedere quando sarebbe arrivata la Pasqua. Non per il suo significato, ahimè, solo per l’uovo di Pasqua di cioccolato. Anzi, per la sorpresa dell’uovo!

Stessa cosa fanno i miei figli, che male c’è? Nessuno! Troppo bello vederli eccitati quando arrivano le uova di cioccolato e divertentissimo ( sono tremenda) è vedere la fatica che fanno  non aprirli subito. Li guardano, li scuotono, li spostano, spesso li rompono, ma sanno che non possono aprirli per nessun motivo prima di Pasqua.

Quando andiamo dai nonni ci provano a corromperli per farseli aprire prima del tempo ma non ci riescono allora si auto convincono che è giusto aprirli a Pasqua.

“Mamma sono bravo, non lo apro.”

“Mamma è giusto aprirlo a Pasqua? Però a Pasqua lo apro subito, vero?

“Mamma quanti giorni mancano a Pasqua?”

“Mamma etto è mio pechè sono brava, vero? ”

“Mamma mi piace il cioccolato.”

Ripeteranno mamma millemilioni di volte in un giorno in questo periodo!!! Non vi nego che ho avuto qualche cedimento, per fortuna il Puni mi ha ripresa subito.

E’ qualcosa di indescrivibile la gioia che hanno negli occhi la mattina di Pasqua quando scartano freneticamente tutte le uova di cioccolato che hanno ricevuto.

E cosa più incredibile di tutte, sarà la lunga attesa, non so, apprezzano sempre la sorpresa!!! Sono sempre felici di quello che trovano nell’uovo. Proprio come lo eravamo io e i miei fratelli. Anche di far indigestione di cioccolato, ovviamente!

Desiderare tanto una cosa la rende ancora più bella di quanto lo sia e non lascia spazio alla delusione.

Le sorprese più belle sono sempre state quelle delle uova di cioccolato che mi regalava il mio nonno. E la stessa cosa accade dopo 30 con i miei figli.

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