Accertamenti a tappeto e screening

In Pediatria è corretto eseguire accertamenti solo quando esiste un sospetto diagnostico. Questa regola dipende dal fatto che i bambini normalmente non soffrono di malattie croniche.

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Domanda: Come mai nei primi mesi di vita l’unico controllo, oltre a quelli normali del pediatra in ospedale e in studio, si limita solo a verificare con un’ecografia lo stato dell’anca? Non sono previste visite cardiologiche, polmonari, e altre, eseguite con le moderne tecnologie non pericolose per un neonato, quali ecografie, tac o altro? 

Per cercare una situazione di malattia, è necessario partire da qualche elemento concreto. In Pediatria è corretto eseguire accertamenti (del sangue, strumentali o visite) solo quando esiste un sospetto diagnostico. Altrimenti, aumenta la possibilità di ottenere risultati falsamente positivi e di avviare un circolo vizioso di ulteriori controlli.

Questa regola, che non si riscontra nella medicina degli adulti o degli anziani, dipende dal fatto che i bambini normalmente non soffrono di malattie croniche e dunque la possibilità di intercettarne una in un bambino apparentemente sano è inferiore alla probabilità di commettere un errore nell’esame. In altre parole, facendo esami a tappeto nei bambini sani si raccolgono più errori che informazioni. Al contrario, se compare un sintomo significativo, la propabilità di mirare a qualcosa di concreto diventano sufficientemente consistenti da rendere l’accertamento utili e significativo.

Gli screening

Diverso è il discorso degli screening, cioè dei controlli di massa sulla popolazione sana (quale è quello dell’ecografia per la displasia dell’anca o quello dell’ipotiroidismo alla nascita).  Questi, per avere un significato, devono rispondere a precisi criteri di opportunità. In sintesi, si può dire che vale la pena di impiegare risorse in uno screening solo quando:

  • si tratti di patologie serie
  • si tratti di patologie frequenti
  • sia possibile diagnosticarle con certezza con una metodica semplice
  • sia possibile intervenire sul decorso della malattia con un intervento terapeutico precoce
  • costi del tutto siano compatibili con le risorse (e non siano meglio destinabili altrove).

Nessuno degli accertamenti da lei prospettati risponde a questi criteri: non è quindi opportuno che la sanità pubblica li prenda in considerazione.

Da ultimo, due osservazioni. La TAC è tuttaltro che un esame innocuo (a prescindere dal fatto che è anche molto costoso): essa consiste di una serie di radiografie eseguite a strati e, se la zona interessata è ampia, rappresenta un carico di radiazioni notevolissimo, giustificato solo per un sospetto diagnostico serio.

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I bilanci di salute del Pediatra

Le “normali visite” del Pediatra rappresentano invece lo strumento più completo e prezioso attraverso cui la salute del bambino viene garantita e controllata: Con un costo complessivamente molto basso (circa un quindicesimo della spesa sanitaria complessiva pro-capite, cioè di quanto lo Stato spende in sanità per ciascuno di noi: farmaci, ospedali, esami, impiegati delle ASL, ecc.), ai bambini è garantita la continuità dell’assistenza da parte di un professionista specializzato, disponibile in caso di malattia e vigile nel controllo della salute.

Pur con i limiti della generalizzazione, per cui certamente qualcuno può riferire esperienze non positive, tuttavia la Pediatria di famiglia italiana rappresenta un fiore all’occhiello nel panorama non sempre limpido della nostra sanità.