Venerdì sono stata Milano, da McDonald’s, per l’evento di chiusura del progetto McMamme. Un progetto coraggioso iniziato a gennaio e di cui vi ho parlato in più post.

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Oltre a noi blogger, ambassador del progetto, erano presenti per McDonald’s Italia: Tommaso Valle, Direttore Comunicazione di McDonald’s Italia e Martina Bollea, Responsabile Servizi Area Family.

L’incontro è stato aperto da Tommaso Valle che ha ripercorso le tappe del progetto.

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Perché nasce McMamme?

Questo progetto così coraggioso, nasce per ascoltare uno dei target più importanti di McDonald’s, le mamme!
L’azienda si è interrogata sul suo operato per capire su cosa potesse migliorare, proprio ascoltando l’opinione delle mamme di tutta Italia.
Per far questo, oltre a noi blogger, sono state reclutate ben 300 mamme, con figli dai 3 ai 9 anni, che hanno partecipato al progetto interagendo sulla piattaforma creata ad hoc.

Le tappe.

Tutto è iniziato con l’incontro nel McDonald’s di Lorenteggio.
Noi mamme blogger con i nostri bambini, siamo invitate da McDonald’s per parlarci del progetto.
Lo stesso giorno siamo entrate nelle cucine del fast food più famoso al mondo.
Le cucine più chiacchierate del pianeta!

Durante quel tour abbiamo scoperto che non è tutto come si vede. E’ molto meglio.
Ambienti puliti, ordinati e processi di cottura regolati da rigidi protocolli.
Alimenti conservati seguendo le regole più scrupolose.
Nel nostro giro l’azienda è sempre stata presente e ha risposto a tutte le nostre domande.

[Ne ho parlato qui: McMamme, un progetto coraggioso]

Dopo il tour nelle cucine è stato il turno del tour dai produttori.
Siamo andate a vedere dove nascono i prodotti utilizzati nei ristoranti McDonald’s per realizzare i panini tanto amati.
Abbiamo visto il macello, le serre e tanto altro.
Anche i produttori si sono messi in gioco e ci hanno fatto vedere le loro aziende e i metodi di produzione.

[Ne ho parlato qui: Come nascono le insalate di McDonald’s]

La piattaforma

Ad affiancare le attività più fisiche, se così le vogliamo chiamare, c’è sempre stata la piattaforma web. Luogo fondamentale per la riuscita di questo progetto.
Luogo di discussione e confronto delle mamme coinvolte nel progetto.
Sono state più di 3000 le conversazioni su 4 grandi topic: qualità, servizi, offerta, divertimento.
Tant’è che l’Azienda ha voluto approfondire con un’online survey alcuni topic e domande sollevate dalle conversazioni e dalla reciproca conoscenza.

Durante l’evento di chiuso McDonald’s ci ha chiesto le nostre impressioni.
Ha voluto conoscere, secondo noi, quali sono stati i punti di forza e debolezza del progetto.
Ovviamente nessuna si è tirata indietro.

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Le impressioni generali si possono così riassumere:

  • Il progetto è stato molto interessante perché ha consentito di demolire alcuni pregiudizi su McDonald’s. Anche tra noi blogger, io per prima. Aver partecipato al progetto mi ha rassicurato su molti aspetti.
  • McDonald’s ha una grande potenziale da esprimere.

Deve comunicare maggiormente la qualità dei suoi prodotti e servizi verso i consumatori che ancora sono scettici verso il brand e che soffrono del così detto “senso di colpa”.

Deve dare maggiore visibilità all’italianità della maggioranza dei suoi prodotti, al suo impegno di sostenibilità aziendale e nella riduzione degli sprechi e agli elevati standard di sicurezza e igiene.

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  • Molti utenti sono rimasti legati all’idea del fast food anni 80 senza essersi resi conto dell’evoluzione che McDonald’s ha fatto, diventando sempre più family restaurant.
  • Durante le varie visite abbiamo capito che da McDonald’s ci sono gli stessi prodotti che si trovano al supermercato.

Dopo averci ascoltato, è intervenuta Martina Bollea che ci ha spiegato cosa Mcdonald’s ha appreso dal progetto.

Il brand è consapevole che ci sia spazio di miglioramento sulla comunicazione dei tanti servizi e delle attenzioni esistenti e che ci sia molto da lavorare anche sulla percezione degli utenti sul brand.

McDonald’s ha fatto tesoro degli spunti emersi dal confronto sulla piattaforma e alcuni li hanno già implementati:

  • Tovagliette gioco per intrattenere i bambini.
  • Nel 2017 introdurrà laboratori creativi.
  • Sempre nell’ambito delle feste di compleanno l’azienda vorrebbe effettuare, si sta lavorando a un progetto che in futuro aprirà le porte delle cucine a visite per i genitori.
  • Formazione delle hostess e animatori specializzati durante le feste. Per garantire standard sempre più elevati e una maggior soddisfazione delle famiglie.

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Per altri spunti emersi dal confronto con le mamme, invece, ci vuole più tempo per implementarli ma sono in cantiere. Come, ad esempio:

  • Happy Meal differente per la merenda
  • Dopo il successo di Fattore Futuro (20 giovani agricoltori selezionati in conformità a progetti agricoli innovativi, per diventare fornitori per tre anni di McDonald’s in un processo di tutoring con una partner industriale come McDonald’s) McDonald’s vuole continuare a sostenere iniziative di agricoltura sociale. Con iniziativa #olivesolidali è stata avviata in collaborazione con un’azienda marchigiana che fa olive ascolane e per ogni confezione venduta 1€ è stato devoluto ad Arquata del Tronto. Finora raccolti 350.00€

Insomma c’è tantissima carne al fuoco e soprattutto tanta volontà di non fermarsi.

Per terminare il nostro incontro in bellezza abbiamo visto arrivare Matteo Branciamore che sta girando, proprio nel McDonald’s di Assago dove eravamo ospiti, una nuova serie tv “Love Snack” che sarà in onda da gennaio.