Buon lunedì 46 care amiche. Tre giorni ed è Natale e io non potevo non scrivere la mia solita lettera a Babbo Natale. La scrivo tutti gli anni perché, anche se son molto fortunata, c’è sempre quel qualcosa in più che vorrei. Mi ricordo che le mie amiche iniziavano a novembre a chiedermi se la lettera era pronta così potevano scegliere per prime. Ricordi stupendi che porto nel cuore. Ho il suono delle risate impresso nella mente e spesso quando son giù penso a quei momenti magici che non tornano più. Certo sostituiti da altri momenti indimenticabili ma la spensieratezza di quelle letterine è volata via. Voi scrivete la lettera a Babbo Natale?

Il Puni quando ha scoperto questa tradizione, i primi anni, era molto preoccupato, poi col tempo ha capito come fare a non consultarla… (vietato ridere!!!)

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Caro Babbo Natale,

mi chiamo Adriana e sono la mamma di tre stupendi bambini, Semuel, Carlo e Vittoria (li conosci bene lo so, ma te lo ricordo lo stesso. Con tutte le lettere che ricevi…)

Sono una persona molto fortunata, ho tutto quello che si possa desiderare dalla vita, e me ne rendo conto ma purtroppo sono una persona profondamente irrequieta.

Finisco di fare una cosa e sto già pensando ad altre mille da fare. Non riesco mai a smettere di fare e, spesso, questo atteggiamento diventa un problema.
Non tanto per me, che non me ne accorgo, ma per le persone che mi stanno vicino. Cioè io me ne accorgo quando loro me lo fanno notare, ed è davvero triste!
Mi sono ripromessa miliardi di volte di smetterla, di rallentare, che tanto la vita sarebbe andata avanti comunque, che non avrei salvato il mondo, ma niente, è più forte di me non ci riesco.

Ho tanti difetti, tantissimi, ma credo che questo sia davvero il peggiore perché mi allontana dai miei cari. A volte son talmente immersa nei miei pensieri che non ascolto e quando i bambini si inventano di tutto per attirare la mia attenzione sto davvero male.
Mi sono spiegata bene?

Ecco caro Babbo, quest’anno vorrei che tu mi aiutassi a risolvere questo problema.

Sei sorpreso che non ti chieda niente di materiale? Anche la tua Adri è cresciuta e le priorità son cambiate. Adesso il desiderio più grande che ho è di RALLENTARE. Per me, per loro, per la mia famiglia, che è la cosa più preziosa al mondo.
Tu mi dovresti spiegare come fare, perché io proprio non ci riesco! Quando rallento, raramente capita, sto bene, molto bene, ma poi, inevitabilmente riprendo. Il Puni dice che non riesco di finire di pensare una cosa che già la sto facendo o la voglio fare. Ha ragione!

Questa letterina la stanno leggendo anche le mie dolci lettrici, quindi chiedo anche a loro consiglio. Sono donne e mamme proprio come me e magari anche loro hanno vissuto queste cose.
Non ti offendere, tu resti sempre il mio Babbo Natale, la lettera la scriverò sempre a te, mi fido ciecamente, ma tu sei uomo, capisci?
Aspetto la tua risposta.

Care aspetto anche i vostri consigli e Buon Lunedì #46