Iniziamo bene la settimana. Urlatina mattutina fatta, castigo inflitto, manca qualcosa?

Adesso qualcuno di voi mi deve spiegare perché i compiti sono sempre una tragedia, vi prego illuminatemi perché io proprio non riesco a capirlo! Trovo giusto che le maestre diano i compiti a casa, lo hanno sempre fatto, li abbiamo sempre fatti e non è mai morto nessuno. Perché al giorno d’oggi sono un problema? A dire il vero credo che siano un problema più per i genitori che per i bambini. Se un genitore continua a ripetere che hanno dato troppi compiti, che le maestre son pazze, che non è giusto e bla bla bla, come fa un bambino a farli con voglia o quanto meno senza tragedie? Vi rispondo io, “Non può!”. E come fa una mamma come me a non esaurirsi? Vi rispondo sempre io, “Non può!”.

Non me ne frega niente di quello che pensano gli altri genitori, liberi di pensare e dire quello che vogliono ma non in presenza di Topo che ha delle antenne al posto delle orecchie. Non sopporto che mio figlio mi dica che i compiti son troppi, non lo accetto! I compiti a casa servono.

Vi racconto l’ultima di questa settimana. La maestra di matematica (una di quelle maestre strafighe che ci vorrebbero in tutte le scuole) dà come compito a casa 8 schede con vari esercizi, una sorta di ripasso generale, tanta roba è vero, ma ha lasciato ai bambini 10 giorni per farle!!! Quindi adesso non venitemi a dire che è un’impresa impossibile. Quella di Italiano, invece, si è permessa di dare da studiare due verbi, pensa te che mostro!

Torniamo a Topo. Per responsabilizzarlo, (ha quasi 9anni) non controllo più i compiti che deve fare, o meglio non davanti a lui. Gli chiedo se ha compiti, cosa e per quando. Devo dire che mi dice quasi tutto. Io lo interrogo alla fine. A parte il fatto che si è ridotto ieri sera alle 20 a fare l’ultimo problema di matematica, (oltretutto sbagliato e finito in tre secondi perché voleva vedere Napoli-Inter) ma sorvoliamo altrimenti mi vien l’ulcera. Gli chiedo se ha studiato i verbi. “Certo mamma”, vi aspettavate un’altra risposta? Io no. “Allora domani mattina te li chiedo”, “Va bene”, con calma e tranquillità.

Stamattina, ore 7,50: “Dimmi il trapassato remoto del verbo offrire”…silenzio! La pressione mi è andata alle stelle, chi mi conosce sa bene cos’è successo poi. Il menefreghismo e le bugie sono un mix che mi fa andar fuori di testa!!! Risultato, castigo per una settimana. No PlayStation, no PSP, no oratorio, no tutto ciò che è diverso da un verbo!!!

A me dispiace tanto credetemi, ma non è possibile fregarsene in questo modo a 9 anni! Non trovo neanche giusto fare i compiti con lui altrimenti non imparerà mai a farli da solo, tanto sa che c’è la mamma. Io sono per l’aiuto se richiesto ma non la sostituzione totale a lui, anzi purtroppo prima lo ero devo dire la verità , ma per fortuna ho aperto gli occhi.

Anche da voi compiti e castighi van di pari passo? Si accettano consigli!

Buona settimana a tutti.