PROMESSE

Buoni propositi,
ovvero le promesse che non riesco mai a mantenere
e i sensi di colpa che mi fanno compagnia!

Il rientro è stato tosto, davvero molto tosto!
A me settembre piace ma questo non vuol dire che non sia pesante ricominciare.

I bambini sono particolarmente vivaci. Sarà l’asilo, saranno i due mesi di mare, sarà la felicità di essere tornati alle loro abitudini, sarà qualsiasi cosa, fatto sta che sono incontenibili!

E io urlo! Si, urlo.

Purtroppo non riesco a controllare questo impulso. Quando sono arrabbiata, quando non ascoltano, quando disfano la casa, quando fanno quello che fanno tutti i bambini, io urlo!
Mi vergogno di questa reazione e invidio tantissimo le mamme che non urlano. Quelle che riescono a farsi ascoltare senza alzare la voce. Io non ci riesco.

In questo periodo sto urlando tanto, più del solito, me ne accorgo da sola. Se ne accorgono tutti. Soprattutto i bambini, purtroppo.

Sabato dopo pranzo ho mangiato il gelato con i piccoli.
Ci siamo seduti al tavolo noi tre e davanti a un buon gelato abbiamo iniziato a parlare. Soprattutto con Carlo. Vittoria era molto concentrata sul suo gelato.

Sarebbe bello se la mamma non urlasse più
Si, urli tanto.
La mamma urla perché non vuole darvi le sculacciate. È un modo per sfogare il nervoso. Carlo hai capito cosa voglio dire?
Si, come quando al mare ci hai dato una sculacciata.

Avete presente quelle sberle che ti colpiscono bene, a guancia piena, tanto forti da lasciare il segno? Ecco, le parole di Carlo hanno avuto lo stesso effetto.
Mi sono sentita uno schifo. La frustrazione e i sensi di colpa hanno preso il sopravvento. L’ho guardato, gli ho sorriso.

La mamma vi promette che non urlerà più. Prometto! Voi però mi dovete promettere di fare i bravi.
Va bene mamma.

Mi sono alzata e ho fatto finta di prendere qualcosa. Loro hanno finito il gelato come se niente fosse, come fanno tutti i bambini del mondo, come è giusto che sia.

Ovviamente la loro promessa è durata 30 secondi, come é giusto che sia.

La mia? Con oggi sono a due giorni.
Ho fatto questa promessa mille milioni di volte e non sono mai riuscita a mantenerla.

La sera vado a letto e penso a quanto ho urlato e a quanto non avrei voluto farlo. Rivivo i momenti, le sgridate, le loro facce. Le loro facce. Vado a letto piena di sensi di colpa che potrei evitarmi, lo so, basterebbe smettere di urlare.

Da promessa è diventata obiettivo forse cambiarle nome mi aiuterà.

Voi urlate?