Oggi, finalmente, dopo una settimana dal rientro, riesco a trovare un attimo per aggiornare il blog, per raccontarvi della mia fuga romantica a Parigi e per spiegarvi come e perché, secondo noi, queste fughe servano per ritrovarsi come coppia. Caso vuole che proprio oggi abbia anche letto un interessante articolo su DonnaModernaBambino “Modalità genitori vs modalità coppia”.

Topo e Rospo hanno età molto diverse, esigenze opposte e spesso la gestione di entrambe contemporaneamente diventa difficoltosa. Capricci del piccolo, prese di posizione del grande, nanna di uno compiti dell’altro per non parlare poi della gelosia che rende tutto molto più complicato.

Spesso andiamo a letto stravolti e appena appoggiamo la testa sul cuscino ci addormentiamo. I momenti di tranquillità da soli sono davvero pochi, il dialogo e il confronto spesso passano in secondo piano. Immagino che molti di voi si rispecchino in questo quadretto famigliare.

Non mi lamento, sia chiaro, ho voluto, e voglio, fortemente una famiglia numerosa. Solo sono convinta che ogni tanto si debba passare alla modalità “genitori off” per riscoprire appieno la modalità “coppia on”. Che poi off davvero non lo sarà mai perchè quando si diventa genitori lo si è per sempre, ogni istante, ogni respiro.

Per noi questa modalità è la fuga. Poco corretta? Poco pratica? Sarà, di sicuro è efficace, ed otteniamo sempre il risultato voluto… stare soli, noi due!

Prima che nascesse Rospo riuscivamo a passare molti week end da soli perchè approfittavamo del mio lavoro in giro per l’Italia, ma con l’arrivo del secondo le cose sono cambiate drasticamente. La situazione iniziava ad essere pesante, mi/ci mancavano troppo le nostre coccoline, così in un momento di follia e con la scusa del suo compleanno ho organizzato meticolosamente, con l’aiuto delle nonne,  un viaggio a sorpresa di 4 giorni a Istanbul. Ho pensato “O la va o la spacca!”. E’ andata! Un viaggio meraviglioso, eravamo io e lui da soli senza pensieri, leggeri, liberi di prenderci i nostri spazi, di fare quello che volevamo quando volevamo.

Non son partita a cuor leggero ovvio, avevo mille paure, era la prima volta che li lasciavo da soli entrambe (uno di 8 mesi), non sapevo come avrebbero reagito, non sapevo se le nonne avrebbero retto, soprattutto non sapevo se io/noi avremmo retto al distacco dopo il primo momento di euforia.

Beh abbiamo retto, tutti, molto bene. I nostri bambini stavano benissimo, coccolati, stra curati, non hanno sentito la nostra mancanza neanche un attimo, anzi si sentivano un pò in vacanza anche loro e noi, di conseguenza, siamo riusciti a goderci questa breve, giusta, meritata, romantica fuga.

Dopo questa c’ho preso il vizio e a Natale altro regalino, 4 giorni a Parigi, stesso copione, stessi attori, stesso finale. Adesso dobbiamo fermarci per un po’, N’3 inizia a farsi sentire e quando nascerà sarà ancora peggio.Devo escogitare altri tipi di fuga, più brevi, più vicino ma, perchè no, più intensi.

So di essere privilegiata perchè posso permettermi queste fughe, ho le nonne a disposizione e il tempo per farle, ma credo che tutti i genitori debbano trovare la loro modalità di fuga. Che so…una cena al mese, una giornata da soli, un appuntamento fisso, insomma qualcosa che sia solo loro, da fare senza farsi assalire dai sensi di colpa, senza farsi mille paranoie perchè si lasciano i bambini soli, tanto stanno bene!!!

Non bisogna mai dimenticarsi di essere, prima di tutto, una coppia…Molto facile a dirsi, molto difficile a farsi, lo so bene.

Con questa massima da donna vissuta (ridete con contegno please!) vi saluto con una foto scattata a Parigi, città meravigliosa! Dedicherò un post fotografico a questa città.

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